15 segni per riconoscere la rabbia repressa

Dott. Amleto Petrarca Paladini

Psicologo e Psicoterapeuta specializzato in ISTDP

Psicologo e Psicoterapeuta specializzato in ISTDP

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Indice

Che cos’è la rabbia repressa? Come si manifesta? Come riconoscere i segnali della rabbia?

In questo articolo cercherò di darti le risposte.

Sei la persona che ama dire, “no, non mi arrabbio mai?”

Ma allo stesso tempo sei anche la persona che non riesce andare avanti nella vita, e si sente bloccato. O che magari passa sopra le mancanze dei colleghi, cercando 1000 giustificazioni.

Potrebbe essere che in realtà soffri di rabbia nascosta.

Trattenere la rabbia è come trattenere un carbone ardente, con l’intento di gettarlo su qualcun altro; sei tu quello che si scotta!

Se ti riconosci, leggi i 15 segni che ti aiutano a scoprire se hai della rabbia repressa.

rabbia repressa
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15 segnali per riconoscere la rabbia repressa

Se in questo elenco di 15 segni che aiutano a scoprire se hai rabbia repressa, riconosci qualche sintomo, potrebbe essere che stai negando le tue emozioni vere, e tutto questo ti rende bloccato.

1. Si, sono occupato tutto il tempo. Mantenersi occupato è un modo sicuro per non avere il tempo di sentire le cose. A volte, il tempo dedicato alle attività, che siano lavorative, sportive, o di qualsiasi altro genere, è un modo inconscio nascondere la rabbia ed evitare di esprimere altre emozioni. E’ più facile occuparsi degli altri che di noi stessi. 

2. Non mi sono mai arrabbiato, ma ho un senso di tristezza costante. Il problema con il blocco emotivo è che non solo non riusciamo ad esperire la nostra rabbia repressa, ma non riusciamo a provare neanche altre emozioni, come la gioia, e l’eccitazione. Mantenere la nostra rabbia repressa, significa anche impiegare un sacco di energia nella nostra mente, che ci può lasciare privi di forze mentali e fisiche, e quindi leggermente depressi. 

3. Sei conosciuto per il tuo umorismo sarcastico. Una persona con rabbia repressa, spesso parla con sarcasmo, in cui è presente della cattiveria molto celata, o un atteggiamento apatico del tipo ‘non mi interessa’.

4.Fai spesso auto-sabotaggio. Forse i tuoi ritardi al lavoro, nascondono un significato ben più profondo. Te lo sei mai chiesto? Fallo ora!

5. Odi il rifiuto. La repressione delle emozioni nasce spesso dal crescere in una famiglia in cui l’emozione massima è stata dimostrata con il silenzio. Ci sono alcune famiglie, infatti, che hanno difficoltà nell’esprimere le emozioni, come se avessero un senso di vergogna, o paura del rifiuto. Una persona con rabbia non espressa, infatti, spesso ha paura di mostrarsi arrabbiato, perchè, per evitare le conseguenze drammatiche che possono innescarsi secondo il suo pensiero.

6. Ti danno fastidio le piccole cose. Più grande è la rabbia repressa, più facilmente sono le piccole cose a dare fastidio. Sei al lavoro, e ti arrabbi perchè un tuo collega involontariamente ha rovesciato una goccia di caffè a terra. Sei in palestra e ti da molto fastidio chi non usa gli asciugamani dove si siede. Questi sono, solo, alcuni degli esempi che dimostrano quanto grande è la tua rabbia repressa.

7 .Soffri spesso di tensione muscolare. Il nostro corpo rappresenta noi stessi. Di conseguenza la nostra rabbia nascosta, va a scaricare le tensioni sul corpo, portando spesso mal di schiena, torcicollo, tensione allo stomaco che può portare ulcere, gastriti, ecc. Potrei consigliarti di utilizzare tecniche di rilascio della rabbia, come il mio corso online di training autogeno.

8. Soffri spesso di stanchezza, raffreddore o influenza, o dolori cronici. Collegandoci al punto 7, quando la tensione muscolare non va via, può portare stati di ansia, difficoltà a equilibrare i propri bisogni biologici come il sonno, e tutto questo colpisce il sistema immunitario, che si abbassa. Per quanto riguarda il dolore cronico, ci sono alcuni tipi di patologie come la fibromialgia, che sono di natura psicologica, e vanno curate con la psicoterapia. Ottimi risultati arrivano dalla terapia ISTDP

9. Avete abitudini nervose. Per esempio, come mangiarsi le unghie, masticare l’interno della bocca, o anche vizi come fumare, possono essere segni di rabbia repressa.

10. Hai qualche dipendenza. Non per forza in questo caso si parla di dipendenza da alcol o da droghe o sigarette. Si intende qualsiasi tipo di dipendenza, come quella per il gioco, per il cibo, ma anche per attività ritenute salutari come lo sport ( eccessivo ). La dipendenza è spesso un modo per distrarci dalle cose percepite come dolorose.

11. Hai necessità di controllare la tua vita. Se tendi a controllare le emozioni, figurati il mondo esterno.

12. Sei stato accusato di essere passivo-aggressivo. La persona passiva-aggressiva ha difficoltà ad esprimere la propria rabbia direttamente e lo fa indirettamente. Si può dire quindi, che la personalità passiva-aggressiva ha come base una rabbia repressa molto grande. Questo può includere cose come essere gentile davanti ad una persona e poi una volta che sono state voltate le spalle, si parla male e si critica.

13. Hai problemi a dire no. Questo punto è sicuramente uno dei cardini della rabbia repressa. La difficoltà a dire no, con la conseguenza di rodere dentro perchè non si è avuti il coraggio di dire no.

14. In alcune occasioni si scoppia di rabbia. Non significa che una persona con rabbia repressa, non si arrabbia mai. Ma quando lo fa quelle pochissime volte scoppia in maniera anche del tutto inappropriata. la rabbia repressa si accumula e si accumula, e a volte diventa esplosiva. Avere una buona gestione della rabbia, significa anche evitare di stare male per un anno per poi rischiare di scoppiare.

15. Ti senti sempre felice. Anche questo ultimo punto è un segno di rabbia repressa. Se ci pensi, infatti, è un paradosso della vita sentirsi sempre felice. La mente umana non è unilaterale. Nessuno si sente al massimo per tutto il tempo. Esistono sempre momenti in cui ci si sente particolarmente bene e momenti negativi. Fa parte della vita. Sentire persone che dicono di essere sempre felici, dovrebbe far riflettere a proposito della rabbia repressa.

Cos’è la rabbia repressa?

La rabbia è un’emozione intensa caratterizzata da sentimenti di irritazione ostilità o rancore che si manifesta in risposta a una percezione di minaccia ingiustizia frustrazione o provocazione e può variare in intensità da una leggera irritazione a una furia intensa. 

E’ una delle emozioni fondamentali che incontriamo fin dall’infanzia e nonostante faccia parte di tutti gli essere umani, proprio per il fatto di essere vissuta in maniera spiacevole, sia da un punto di vista fisico che mentale, viene spesso repressa. In questo modo, reprimendo la rabbia, si ha la sensazione di controllarla e gestirla, ma è l’esatto opposto.

La “rabbia repressa” è un termine utilizzato per descrivere una situazione in cui una persona sopprime o trattiene la propria rabbia invece di esprimerla in modo sano e costruttivo. Questo tipo di rabbia non viene manifestato apertamente, ma viene invece trattenuto all’interno. La repressione della rabbia può essere dovuta a vari motivi, come il desiderio di evitare conflitti, la paura di essere giudicati negativamente, o semplicemente l’incapacità di esprimere i propri sentimenti.

La rabbia repressa può avere diverse conseguenze negative sulla salute mentale e fisica di una persona. Alcuni degli effetti comuni includono:

  1. Stress: La rabbia repressa può aumentare i livelli di stress, portando a una maggiore tensione e ansia.
  2. Problemi di salute: Può contribuire a problemi fisici come mal di testa, disturbi gastrointestinali e problemi cardiovascolari.
  3. Problemi relazionali: La difficoltà di esprimere la rabbia può portare a conflitti non risolti nelle relazioni personali e professionali.
  4. Depressione: La rabbia non espressa può contribuire allo sviluppo di sintomi depressivi.
  5. Aggressività passiva: La rabbia repressa può manifestarsi attraverso comportamenti passivo-aggressivi, come il sarcasmo o l’ostilità indiretta.

Per gestire la rabbia in modo sano, è importante imparare tecniche di comunicazione assertiva e metodi di gestione dello stress. La terapia può anche essere utile per esplorare le cause della rabbia repressa e sviluppare strategie per esprimerla in modo appropriato.

Rabbia repressa sintomi fisici

La rabbia repressa sintomi fisici è una condizione in cui le emozioni trattenute si manifestano attraverso il corpo, spesso in modo inconsapevole. Quando la rabbia non viene espressa, l’energia emotiva si accumula e può trasformarsi in tensione cronica e disturbi psicosomatici. Tra i sintomi fisici più comuni troviamo:

  • Tensione muscolare, soprattutto a livello di spalle, collo e mandibola
  • Mal di testa frequenti dovuti all’accumulo di stress e tensione
  • Disturbi gastrointestinali, come acidità di stomaco, colite o digestione lenta
  • Palpitazioni e tachicardia, a causa dell’attivazione del sistema nervoso simpatico
  • Affaticamento e spossatezza, legati al consumo energetico nel trattenere le emozioni

Ignorare questi segnali può portare a un peggioramento del benessere fisico ed emotivo. Per gestire la rabbia repressa e i sintomi fisici, è utile praticare attività rilassanti come lo sport, la meditazione o la terapia psicologica, per imparare a riconoscere e canalizzare le emozioni in modo sano.

Perchè si  reprime la rabbia?

E’ impossibile che chiunque una mattina si sveglia e dice “da oggi non voglio più arrabbiarmi“. La rabbia si reprime senza rendersene conto, a volte infatti persone che si rivolgono a me in terapia, sono del tutto inconsapevoli della loro rabbia repressa.

Come dicevo sopra una persona tende a reprimere la propria rabbia, in seguito a un approccio educativo ricevuto fin dall’infanzia. In questo caso, è di fondamentale importanza il contesto in cui la persona è cresciuta.

Come si sviluppa la convinzione che la rabbia non dovrebbe mai essere espressa?

Situazioni familiari possono avervi portato a convincervi che esprimere la propria rabbia, è qualcosa di pericoloso e dannoso per voi stessi o per le persone che vi stanno intorno.

Crescere in una famiglia in cui le emozioni, e la loro espressione non hanno nessun tipo di importanza. Ogni volta che si cerca di esprimere le proprie emozioni, si sentono frasi del tipo “Non essere sciocco, non sei veramente arrabbiato”, oppure quando ci sono momenti in cui si vuole esprimere gioia, vieni fatto tacere. O ancora, i tuoi genitori ti invitavano a fare il “bambino buono” se poco poco avevi atteggiamenti vivaci. 

Come gestire la rabbia per migliorare il benessere mentale

La rabbia è un’emozione naturale, ma quando non viene gestita correttamente può compromettere il nostro benessere mentale e amplificare lo stress.

Per imparare come gestire la rabbia, è fondamentale sviluppare consapevolezza delle proprie emozioni.

Un primo passo consiste nel riconoscere i segnali fisici, come tensione muscolare o battito accelerato, e praticare tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione.

Inoltre, canalizzare la rabbia in attività costruttive, come lo sport o la scrittura, aiuta a ridurre l’accumulo di stress ed emozioni negative. Affrontare con calma le situazioni difficili e, quando necessario, chiedere supporto a un professionista, consente di gestire la rabbia in modo più sano e di promuovere un equilibrio emotivo duraturo.

La rabbia è un’emozione istantanea, che spesso viene vista in modo negativo. Magari ti hanno insegnato fin da bambino/a che la rabbia non si manifesta, perchè si possono fare cose brutte e scomode. In realtà, non è proprio cosi.

La rabbia è un’emozione, così come la gioia e  la tristezza, e se non siamo capaci di esprimerla, si accumula dentro di noi, e allora si reprime.

Consulenza psicologica per la gestione della rabbia

Il benessere mentale è fondamentale, e quando la rabbia non espressa ci impedisce di vivere meglio allora dobbiamo intervenire.

Per imparare a esprimere la rabbia in modo sano, considera di poter intraprendere un percorso di psicoterapia. Considerando che la rabbia ha origini molto profonde, che vanno dall’infanzia, sembra molto difficile pensare di saperli gestire soli.

Uno psicoterapeuta crea uno spazio sicuro per voi, per elaborare la vostra rabbia in modo produttivo. Un percorso di psicoterapia è  importante se ti senti sopraffatto dalla  rabbia repressa.

La psicoterapia ti aiuta a comprenderti meglio e a far uscire quella rabbia che hai dentro. Esiste una correlazione tra depressione e rabbia repressa, e nella terapia viene fuori. Ti sentirai meglio e comprenderai da dove viene, quella rabbia che ti porti dentro.

Ciò che è importante per te, è capire che la rabbia e la violenza non sono la stessa cosa, e che la rabbia non è altro che un emozione, e come tutte le emozioni fanno parte della vita e tutte hanno la stessa importanza.

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