Attacchi di Panico | Si può morire d’ansia? Verità e false credenze

Dott. Amleto Petrarca Paladini

Psicologo e Psicoterapeuta specializzato in ISTDP

Psicologo e Psicoterapeuta specializzato in ISTDP

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Indice

Si può morire durante un attacco di panico? La vita di una persona soggetta a frequenti e violenti attacchi d’ansia è davvero in pericolo oppure si tratta soltanto di una suggestione generata dalla paura stessa?

Ecco una breve guida per comprendere e gestire al meglio le conseguenze psicologiche di un attacco di panico e soprattutto per sfatare le leggende metropolitane che si sono formate intorno alle manifestazioni del panico.

morire attacco di panico
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Sintomi attacco di panico: elenco completo secondo il DSM-5

Uno dei primi passi per riconoscere un attacco di panico è conoscere in modo chiaro i sintomi. Secondo il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), un attacco di panico è caratterizzato da un’improvvisa comparsa di paura intensa o disagio, che raggiunge il picco in pochi minuti. Durante questo lasso di tempo si manifestano almeno 4 dei seguenti sintomi fisici e cognitivi:

  • Palpitazioni, tachicardia o battito cardiaco accelerato

  • Sudorazione eccessiva

  • Tremori fini o a grandi scosse

  • Sensazione di mancanza d’aria o di soffocamento

  • Sensazione di asfissia

  • Dolore o fastidio al petto

  • Nausea o disturbi addominali

  • Sensazione di vertigine, instabilità, svenimento

  • Brividi o vampate di calore

  • Parestesie (formicolii o intorpidimenti)

  • Derealizzazione (sentirsi irreali) o depersonalizzazione (sentirsi distaccati da sé stessi)

  • Paura di perdere il controllo o di “impazzire”

  • Paura di morire

Come si può notare, si tratta di sintomi che, se si manifestassero in una situazione di concreto pericolo o di semplice allarme, troveremmo perfettamente normali. Se la casa andasse a fuoco, se fossimo vittime di un’aggressione o se semplicemente fossimo sorpresi da un rumore molto forte, il nostro corpo reagirebbe più o meno nello stesso modo.

Questi meccanismi fisici generati dall’ansia e dalla paura sono uno strumento preziosissimo per la salvaguardia della nostra vita. La capacità del corpo di secernere adrenalina in situazioni di pericolo, infatti, mette l’organismo in condizioni di reagire meglio e più velocemente agli stimoli esterni: il cuore accelera per trasportare più ossigeno ai muscoli, la respirazione aumenta di velocità per assicurare un maggiore apporto di ossigeno al sangue, i nervi si tendono e sono pronti a reagire il più rapidamente possibile a qualsiasi ordine impartito dal cervello, che nel frattempo si è fatto più attento e più vigile al fine di individuare qualsiasi tipo di minaccia e mettersi al riparo da essa.

Il problema, durante un attacco di panico, è che non ci sono situazioni reali che possano giustificare una simile reazione nel nostro corpo.

Infatti, le manifestazioni psicologiche di un attacco di panico, di cui di seguito viene stilato un breve elenco, sono fondamentalmente prive di causa evidente.

Sintomi psicologici di un attacco di panico: 

  • Sensazione di de-realizzazione: il mondo esterno viene percepito come alterato o addirittura irreale
  • Depersonalizzazione: percezione di se stessi “fuori dal corpo”, come se si osservassero i propri pensieri e le proprie azioni dall’esterno, senza essere davvero padroni degli uni o degli altri
  • Ansia estremamente intensa
  • Paura di morire o di impazzire

C’è da dire che la paura di morire da un momento all’altro si genera principalmente a causa dei sintomi fisici che si manifestano più o meno intensamente nel corso di un attacco di panico, soprattutto perché molti di questi sintomi sono simili a quelli dell’attacco cardiaco.

Differenza tra Attacco di Panico e Disturbo di Panico

Nel linguaggio comune spesso si confondono, ma c’è una differenza clinica rilevante tra attacco di panico e disturbo di panico.

Attacco di Panico

Un episodio isolato, che può verificarsi in risposta a uno stress acuto o apparentemente senza causa evidente. Può capitare una sola volta nella vita o ripetersi occasionalmente, senza diventare un vero disturbo.

Disturbo di Panico

Si parla di disturbo di panico quando:

  • Gli attacchi sono ricorrenti e inaspettati

  • Dopo uno o più episodi, la persona sviluppa una costante preoccupazione di subirne altri

  • Si mette in atto un evitamento attivo di luoghi o situazioni temute (come supermercati, mezzi pubblici, luoghi affollati)

Il disturbo di panico può compromettere seriamente la qualità della vita e spesso è associato ad agorafobia, ovvero la paura di trovarsi in luoghi da cui è difficile uscire o ricevere aiuto.

Come si distingue un attacco di cuore da un attacco di panico?

I sintomi fisici dell’attacco di panico e dell’attacco cardiaco sono molto simili, poiché coinvolgono il battito cardiaco (che diventa irregolare), dolori al petto e naturalmente sudorazione.

La differenza principale sta invece nella durata dei sintomi generici e nella localizzazione del dolore al petto.

In breve, i sintomi di un attacco di cuore si manifestano in maniera graduale, addirittura per ore, prima che effettivamente si verifichi l’infarto.

Un attacco di panico invece dura in genere pochi minuti (dai 5 ai 15) e anche quando sperimenta un attacco di panico molto lungo, la sua durata non va mai oltre la singola ora.

Secondariamente, i dolori derivati dall’attacco di panico si concentrano essenzialmente tra petto e addome, mentre i dolori provocati da un infarto si spostano necessariamente verso il braccio sinistro.

Perché si genera un attacco di panico?

Se in effetti non ci sono cause concrete per la manifestazione di un attacco di panico, c’è però da sottolineare che alcune condizioni psicologiche, soprattutto prolungate nel tempo, conducono spesso persone predisposte a sperimentare attacchi di panico episodici o ricorrenti.

Tra le cause più comuni di attacchi di panico ci sono situazioni che generano stress: 

  • Proposte di convivenza o matrimonio
  • Perdita e lutto 
  • Separazione da una persona cara
  • Subire violenza fisica o psicologica
  • Problemi economici o sul lavoro

Si può morire durante una crisi di panico?

Una domanda che spesso ricevo è questa “si può morire per un attacco di panico?”. Chi ha sperimentato almeno una volta nella vita una crisi di panico sa perfettamente che uno dei pensieri più insidiosi e più difficili da gestire è quello relativo alla possibilità di morire d’ansia.

Per quanto si tratti di un pensiero comprensibile, dato lo stato di profonda confusione mentale attraversato da una persona che sta sperimentando un attacco di panico, si tratta di una falsa credenza.

Un attacco di panico in se stesso è troppo breve per mettere in pericolo la vita di una persona e, soprattutto, i sintomi fisici di un attacco di panico non sono abbastanza gravi o pericolosi per esporre davvero un individuo al rischio di morte.

Una cosa ben diversa, invece è il comportamento incontrollato e pericoloso a cui una persona può lasciarsi andare durante un attacco di panico.

Compiere azioni convulse e imprudenti (precipitarsi giù dalle scale per fuggire a un qualche pericolo immaginario, aprire la porta di casa e attraversare correndo la strada, assumere farmaci calmanti in dosi non controllate o eccessive) è, invece, un grosso fattore di rischio che però non può essere correlato con l’attacco di panico dal punto di vista strettamente clinico.

Quindi alla domanda si può morire di attacchi di panico, la risposta è no!

Possiamo affermare, quindi che non si può morire a causa di un attacco di panico, ma si possono correre rischi durante un attacco di panico.

Conclusioni

Il modo migliore per gestire un attacco di panico è mettersi al riparo dalle sue conseguenze. 

Per quanto possa sembrare paradossale, durante un attacco di panico la cosa migliore da fare è attendere che passi da solo, cercando semplicemente di non fare nulla o di fare il meno possibile fino a che i suoi sintomi abbiano smesso di manifestarsi.

Anche ripetere mentalmente a se stessi che non si può morire per un attacco di panico renderà più facile contenere le conseguenze psicologiche della crisi senza esporsi a rischi eccessivi.

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Domande Frequenti sugli Attacchi di Panico (FAQ)

Chi soffre di attacchi di panico può davvero morire?
No, anche se la paura di morire è fortissima, l’attacco di panico non è pericoloso per la salute fisica. Tuttavia, se si verifica per la prima volta, è importante consultare un professionista per escludere altre cause.

Quanto dura un attacco di panico?
La durata media è tra 10 e 20 minuti, anche se può variare. Alcune persone sperimentano sintomi per un periodo più prolungato, ma l’intensità cala progressivamente.

Cosa fare durante un attacco di panico?
Tecniche di respirazione, consapevolezza corporea e il grounding possono aiutare. Ma ciò che fa la differenza è il lavoro terapeutico a lungo termine, per intervenire alla radice dell’ansia.

Gli attacchi di panico si curano?
Sì, è possibile superare gli attacchi di panico con un percorso psicoterapeutico, come la terapia ISTDP. In alcuni casi può essere utile anche un supporto farmacologico, su valutazione medica.

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